La Fondazione

la fondazione

La FCM è una fondazione privata di utilità pubblica senza scopo di lucro che ha il fine di assicurare il funzionamento di musei e organizzazioni culturali sulla base di mandati di prestazione. Nata nel 2018, per volontà del Comune di Lugano, del Cantone Ticino e di un gruppo di sostenitori privati, la FCM opera innanzitutto nella Svizzera italiana, anche se il naturale bacino d’utenza delle sue proposte, il suo «territorio», comprende il resto del Paese la Lombardia e il Piemonte. Per quanto riguarda la sua azione e i rapporti correnti di collaborazione, la FCM opera a livello locale, nazionale e internazionale. A oggi, i progetti della FCM hanno avuto luogo oltre che in Svizzera, anche in Italia, Francia, Danimarca, Cina e Giappone.

Membri del Consiglio di Fondazione
Roberto Badaracco (Presidente)
Giorgio Antonini
Gianluca Bonetti
Maria Cristina Cedrini
Luigi Di Corato, delegato dal Municipio di Lugano
Paolo Gerini
Paolo Ostinelli, in rappresentanza del Cantone

Francesco Paolo Campione, Direttore della FCM e segretario del Consiglio di Fondazione

Le attività della FCM sono sostenute da un Comitato scientifico internazionale presieduto da Lorenz Homberger.

LEGGI LO STATUTO

missione

La FCM nasce con l’idea di sviluppare un programma sostenibile volto ad aggregare, il maggior numero di organizzazioni culturali, di competenze e di energie, orchestrandone coralmente le attività in un quadro di collaborazioni locali, nazionali e internazionali e con l’obiettivo di realizzare un’attenta politica di risparmi, sinergie ed economie di scopo.
Il genere principale di organizzazioni cui si rivolge l’interesse della FCM sono i musei. Oltre a condividere il Codice etico per i musei dell’ICOM, la FCM ha sviluppato una propria idea di cosa sia un museo e di cosa significhi oggi sostenerne lo sviluppo.
Prima di essere un contenitore di oggetti, per quanto nobili e preziosi possano essere, il museo è un contenitore di memoria, un luogo in cui una moderna e responsabile gestione e valorizzazione dei patrimoni culturali può consentire di trasmettere alle generazioni successive gli strumenti e le conoscenze che ereditiamo dalle società e dalle culture. Un luogo dove uomini e donne passano ad altri uomini e ad altre donne testimonianze eccellenti della capacità di convivere e organizzare il futuro dell’umanità. Un luogo dove la gioia degli occhi collima con la capacità d’interpretare la funzione, il significato e il valore delle cose. Un luogo di pausa, di concentrazione e di riposo, dove si possano comprendere a fondo i meccanismi della creatività, per poi, una volta arricchitici interiormente, spendere gli stessi a vantaggio proprio e di tutti coloro che ci circondano.

il marchio

Realizzato da Valeria Zevi, il marchio della FCM prende spunto dalla sagoma stilizzata di un’oca, come si trova in una fibbia dell’età del bronzo. La figura, ricca di buoni auspici, è attualizzata ibridandola con la forma ideale di un lago.
Il nome scelto per la fondazione intende in primo luogo rispecchiarne lo scopo e le prospettive di sviluppo. Nella sua struttura linguistica, le «culture» precedono i «musei», per sottolineare come questi siano l’espressione particolare di un più generale complesso di valori, pratiche sociali e stili di vita, che caratterizzano l’umanità.